Continua la corsa al ribasso delle garanzie lavorative nella bella europa.
Forza su facciamo la guerra ai paesi emergenti a chi lavora di piu' a chi lavora per paghe piu' basse.
leggo e riporto :
(AGI) - Roma, 11 giu. - Cambiano le regole europee sul lavoro e diventa possibile lavorare di piu' superando il limite attuale delle 48 ore settimanali. '
C'e' voluta un'intera giornata di negoziati - scrive il Sole 24 Ore - e poi, nel cuore della notte a Lussemburgo
i ministri del Welfare Ue sono riusciti a varare il
compromesso' che '
delimita le deroghe che possono essere praticate sulla settimana standard di 48 ore, con possibilita' di portarla a 60-65 ore, e le tutele per il lavoratore di un'agenzia interinale rispetto all'occupato permanente'. 'Da noi operai tutelati, l'ultima parola spetta al negoziato' le rassicurazioni del ministro del Welfare Maurizio Sacconi in una intervista a Repubblica. 'La novita' - scrive il Messaggero - scaturisce da un faticoso compromesso tra i ministri raggiunto a Lussemburgo.
In determinati casi si potra' arrivare a
60 ore e a 65 per professioni come quella del medico che prevedono ore di guardia e reperibilita''.
(a me un medico che non dorme da 65 ore non ispira una gran fiducia, non so a voi)'Il testo - scrive il Corriere della Sera - punta a introdurre una maggiore flessibilita' nel mercato del lavoro dei 27 Paesi membri e a garantire meglio i dipendenti temporanei. La settimana lavorativa standard e' stata fissata a un massimo di 48 ore.
Ma e' passata anche la possibilita' di estenderla fino a 60-65 ore in caso di accordo con il dipendente. Cinque Paesi (Spagna, Belgio, Grecia, Ungheria, Cipro) si sono astenuti, negativa la valutazione dei sindacati europei Etuc-Ces'.
http://finanza.repubblica.it/(complimenti a repubblica che riesce a fare un articolo tagliacucendo pezzi da altri 3/4 giornali)
Ora, considerando che era il 1869 quando la classe lavoratrice alzo' la testa e fece sentire la sua voce magari sarebbe ora che i lavoratori attuali si sveglino un pochetto...
Le prime lotte operaie riuscirono a conquistare oltre cento anni fa la giornata lavorativa di 12 ore, dal lunedì al sabato, secondo la divisione classica di 12 ore per lavorare e 12 ore per riconquistare le energie.
Le lotte operaie per la riduzione dell’orario di lavoro avevano conseguito la conquista delle 10 ore già dall’inizio del 1900, mediamente 3000 ore all’anno, ma l’obiettivo più ambizioso della riduzione a 8 ore era già presente e aveva portato a lotte operaie importanti, come lo sciopero di 25 giorni dei 400 operai dell’Ansaldo di San Pier D’Arena, nel 1869.
( link )
Pero' erano altri tempi, le idee del comunismo/socialismo si stavano diffondendo rapidamente in giro per il mondo.
Il "capitale" cercava di mantenere un minimo di consenso tramite la popolazione sopratutto dopo che nel 1922 ci fu la rivoluzione russa e la fucilazione di un po di aristocratici e "capitalisti" e in germania / italia salirono al potere gruppi populisti che si rifacevano ad ideologie socialiste (in fondo estrema destra e estrema sinistra sono piu' vicine di quanto crediate il nazismo sarebbe nazional socialismo).
Era importante non alienare troppo il consenso popolare e rischiare rivoluzioni su basi piu' ampie.
Si e' mantenuto un certo "status quo" finche' c'e' stata la contrapposizione tra capitalismo(liberismo) Vs. comunismo e anzi si sono conquistate importanti garanzie sociali
-pensioni e eta' pensionabili accettabili
-orari lavorativi che garantissero una vita anche al lavoratore e non solo un suo uso e consumo da parte del datore di lavoro.
-garanzie contro licenziamenti "ingiusti" e contratti di lavoro
-paghe minime garantite
Purtroppo l'ideologia communista (non intendo le idee del polit bureau o di mao e pol pot) non va piu' di moda rimpiazzata da ideali piu' alti (ditemeli voi che non mi vengono in mente) e quindi il "capitale" fa quello che ha sempre voluto fare, ovvero fare soldi.
Il capitale non ha altre ambizioni.
Per il capitale siamo solo "consumatori", non persone.
insomma : nasci consuma crepa.
Non vorrei fare un apologia di Ford ma almeno lui aveva capito che se il lavoratore veniva pagato in modo adeguato aveva i soldi per potersi comprare il prodotto che produceva e si creava un circolo piu' bilanciato ma quelli erano altri tempi (il lupo mangiabambini comunista era li dietro l'angolo).
Ah dimenticavo probabilmente in tv e sui giornali si parlera' piu' degli europei che di questa cosa.