Che diavolo ci faccio qui ?

martedì, marzo 21, 2006

Mandriva mi delude

Ho iniziato a bazzicare quel mondo chiamato linux nel 1998 con Red hat 5.2. Mi sono scontrato con nuovi comandi (centinaia se non migliaia di comandi) o con strumenti di configurazione astrusi ed entrambi con nomi degni dei peggiori codici fiscali.

Partizionare il disco era, a quei tempi, un impresa che poteva lasciare strascichi dolorosi, se si usava sullo stesso hard-disk anche windows, un attimo di distrazione e si perdeva tutto.


Lo ammetto, molto era dovuto anche alla mia ignoranza, infatti un mio collega/amico si destreggiava nel tutto con gran disinvoltura, bloccando computer destinati al supporto dei clienti che ci telefonavano, perche' stava ricompilando il kernel, anzi e' da quel giorno che ho iniziato ad interessarmi a linux.

-Ricompilando il kernel ? Che vuoi dire ?
-Ho installato linux sul presario 7170.
- ah... E ci vuole ancora molto, ho un tipo al telefono che dovrei seguire, ma ha sto computer con windows 95 e phone center che non ho mai visto.
- beh ho appena iniziato, ci vogliono ancora un paio di ore..
-...
- lo richiamo piu' tardi allora...
-gia'...

- ma che vuol dire ricompilare il kernel ?
- serve per far funzionare bene il computer e fargli riconoscere bene tutto l'hardware
-ah...

Appena mi sono portato il computer dall'italia in francia, dove lavoravo, una delle prime cose che ho fatto e' stato perdeci un weekend a installare (e re-installare) linux (e windows).
Ma linux lo trovavo troppo spartano, credo usasse come desktop afterstep.
So solo che ci potevo fare poco (ovvero non ci potevo far girare i giochi che avevo per windows), non avevo altri computer in rete e andare su internet era oltremodo costoso. Quindi linux lo tenevo solo per impratichirmi, senza realmente sapere che farmene.

Anni dopo, nel 2000, mi innamorai di mandrake (versione 7), non dovevo piu' diventare scemo con disk druid per partizionare il disco, adesso c'era un bel partizionatore a prova di utonto.
Tutto l'hardware veniva riconosciuto senza grossi problemi, pure la scheda video !!!
E cosi di versione in versione sono sempre andato avanti con mandrake (e poi mandriva), provando saltuariamente suse, ubuntu, slackware, debian, fedora ma rimanendo comunque sempre "fedele" a mandrake e alla sua facilita'.
Apprezzavo la sua filosofia di rendere linux semplice da usare, lasciando all'utente la scelta tra fare determinate cose tramite guidati wizard o a manina tramite la shell.
Un modo intelligente per permettere anche a chi non aveva la pazienza o la voglia di impararsi voluminosi manuali di utilizzare linux.
Mandrake ha avuto alti e bassi, come societa' e' quasi fallita, si e' quotata in borsa, ha acquisito altre societa'.
In un modo o nell'altro si e' fatta strada e merito del successo, almeno in parte, e' stato di Gaël

Duval che nel 1998 modifico' una red hat dando vita a mandrake e poi fondo' mandrakelinux per commercializzare la sua versione di linux.

Ebbene Gaël Duval e' stato licenziato da mandriva lo scorso 16 marzo.

Il management della societa' (di cui non faceva parte limitandosi ad occuparsi dello sviluppo e della diffusione del prodotto) ha reputato di non aver piu' bisogno di lui.

E' un po' come se microsoft licenziasse Bill Gates o mediaset Berlusconi...

Va beh, sono cose che possono succedere nel mondo finanziario.

Ma sono cose che non mi sarei mai aspettato succedessero in mandriva, tralasciando ogni giudizio sulla reale utilita' di questo licenziamento mi infastidisce nel profondo la totale mancanza di riconoscenza nei confronti di chi ha messo in piedi il prodotto stesso dell'azienda e oserei dire, l'azienda stessa.

Ho appena visto un documentario su arte', qualche giorno fa, su Tupperware e Brownie Wise, a volte le coincidenze...

Visto che comunque e' appena uscita la nuova versione di Fedora core ( la 5 ), mi sto' scaricando le 5 iso.