Che diavolo ci faccio qui ?

giovedì, novembre 10, 2005

Burn Paris Burn

Per adesso non e' ancora Parigi a bruciare ma alcune sue periferie.
Citta', quartieri, per cosi dire ghetto in cui abitano principalmente emigrati e stranieri, ma anche per cosi dire francesi di seconda o terza generazione, figli o nipoti di emigrati provvenienti da ex colonie francesi quali ad esempio algerini ma non solo, che non si sono ancora integrati perfettamente. Francesi sulla carta ma spesso discriminati per le loro origini o perche' residenti in questi quartieri.

Ripeto, sicuramente ci possono essere discriminazioni nei loro confronti, non lo metto in discussione, ho abitato per qualche anno dalle parti di Parigi, per la precisione in una "banlieu" semi chic, almeno dai prezzi degli affitti, posso affermare che non era zona popolare.
Il posto si chiama Gif sur Yvette e andavo a lavorare in una citta' vicina (circa 7 Km), Les Ulis con una fama di postaccio, come dice anche il testo di una canzone rap che ho appena trovato :

Les Ulis, ghetto sale et difficile
La misère au premier degré même les cafards refusent de vivre ici


(les ulis, ghetto sporco e difficile, la miseria al primo grado, pure gli scarafaggi si rifiutano di vivere qui)

Benche' non mi sia mai sembrata un cosi brutto posto, ovviamente non mi aggiravo in certi quartieri di notte per stare piu' tranquillo, ma ripeto quella era comunque una zona non propriamente ghettizante o almeno molto meno di altre zone. C' erano posti di lavoro, scuole, cinema e quant'altro si possa volere, piu' qualche casermone in cui viveva la cosi detta "racaille" (cosi veniva chiamata da alcuni miei colleghi 100% francesi e forse inconsciamente 100% razzista, racaille traducibile in italiano con gentaglia, teppisti etc etc).

Nel posto in cui lavoravo, una grossa multinazionale americana, erano impiegati anche molti giovani provenienti da questi ed altri quartieri "discriminati", non mi sono mai fatto problemi a socializzare con loro e posso dire che normalmente erano persone come le altre, benche a volte qualche episodio poco carino si sia verificato, per esempio una volta ci arrivo' una communicazione dalla direzione in cui veniva segnalata la poco civile azione di qualche persona che aveva utilizzato un cestino dei rifiuti presente nei bagni delle signore a mo' di WC. Ma gli incivili possono abitare anche in altri quartieri, no ?

Sto' perdendo il filo del discorso, a volte mi capita abbiate pazienza.

Quindi ci sono violenze in questi quartieri, bande di giovani vandali che se ne vanno in giro a dar fuoco a macchine, cassonetti delle immondizie, negozi etc etc.
Cosa che piu' o meno succedeva anche in passato, specialmente nella notte di capodanno (una cosa che mi aveva colpito quando la senti al TG durante la mia permanenza francese, era l'alto numero di macchine date alle fiamme la notte del 31 dicembre).

Ho sentito in televisione dichiarazioni di esponenti politici francesi dell'opposizione (sinistra) che si dichiaravano contrari all'attuazione del coprifuoco, per i minori dalle 22 o 24 fino alle 6 del mattino (coprifuoco istituito dai prefetti che lo ritengono necessario) e contrari pure all'espulsione di quegli stranieri (con permesso di soggiorno o illegalmente presenti) che venivano arrestati e processati per direttissima per i disordini.

Mi spiegassero questi signori come pensano di risolvere la situazione straordinaria senza ricorrere a soluzioni drastiche ? Pare loro normale che minori di 16 anni se ne stiano in giro di notte da soli ? A far che ?

Comunque la situazione non e' risolta, forse si calmera' ma sara' solo un fuoco che cova sotto la cenere.

Peace and Respect, con la violenza non si risolve niente.